Meditazione con un mantra: guida completa alla pratica, ritmo e livelli

La meditazione con un mantra

Vediamo insieme quali sono i suggerimenti se si sceglie di meditare con un mantra. Queste modalità sono adatte a qualsiasi meditazione che preveda la ripetizione di una frase, una preghiera o un mantra, sia che si tratti di una meditazione non confessionale, sia che si intendano recitare delle preghiere.

Trovare il proprio mantra o la propria intenzione è un viaggio sacro.
Non è sempre facile — e va bene così. Durante i miei percorsi di mentoring, emergono spesso bassa autostima, paure o insicurezze. E sì, molte persone hanno già lavorato su questi aspetti, che sono pero gli effetti di qualcosa di più profondo.
La vera trasformazione inizia quando impariamo ad ascoltare davvero e a riconoscere le radici profonde di quei blocchi.

🌿 Non è un percorso da fare da soli.
Insieme possiamo trovare il mantra o il sankalpa che parla davvero al tuo cuore, che ti accompagna con dolcezza verso chiarezza, presenza e guarigione. ✨ Senti che è il momento di scoprire la tua vera intenzione?
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Posizione
Per la meditazione “formale” con un mantra, adotta una postura seduta, assicurandoti di avere la schiena ben dritta. Puoi usare un cuscino, uno yoga block o sederti sopra uno sgabello o una sedia, se ti è più comodo.

Per la pratica informale, puoi ripetere il mantra nella parte posteriore della tua mente, con gli occhi aperti, durante le attività quotidiane.

Buddha ha insegnato che si può meditare in quattro posizioni: seduti, in piedi, camminando e sdraiati. Questo significa che l’attenzione e la sensibilità della pratica meditativa andrebbero sviluppate in ogni momento della giornata e in ogni nostra attività.

Samdea Mala meditationVelocità
Cantare il mantra energizza rapidamente. Scandirlo con una certa cadenza calma la mente. Ma se la ripetizione è troppo veloce o troppo lenta, diventerà un processo automatico e la tua mente si annoierà, comincerà a vagare o cadrà preda del sonno – ed è assolutamente normale!

La velocità con cui si recita un mantra varia anche in base alla sua lunghezza: i mantra brevi (da una a tre sillabe) vengono spesso ripetuti più lentamente rispetto a quelli lunghi. Poiché la velocità dipende anche dalla tecnica adottata, ti consiglio di sperimentare diverse modalità per capire quale sia la più efficace per te.

Sia recitando il mantra lentamente sia rapidamente, la mente può accedere a uno stato di silenzio, dove rumori di fondo e pensieri superflui vengono annullati. Tuttavia, il “gusto” di quel silenzio cambia: quando ripeti lentamente, è più comune sperimentare una profondità simile a quella delle onde theta. Se lo reciti più velocemente, il silenzio mentale può fluire in modo più intenso, grazie alla generazione di onde gamma.

In ogni caso, è preferibile mantenere una velocità uniforme durante la sessione, invece di cambiarla più volte.

Forza e Volume
Se la tua mente è molto rumorosa o se sei all’inizio, potrebbe esserti utile “aumentare il volume” nella ripetizione, rendendolo più forte e incisivo.

Se invece la mente è già più tranquilla, o se hai familiarità con questa forma di meditazione, il mantra può diventare più sottile, recitato a bassa voce, come un suono ad alta frequenza appena percettibile. La parola si dissolve, e il mantra viene percepito più come vibrazione che come frase scandita.

Alcuni mantra, come il respiro mantra “so hum”, possono essere ripetuti anche solo mentalmente.

Respiro

Puoi decidere se sincronizzare o meno il mantra con il respiro.
Alcune modalità per farlo:

- Inspira ed espira mentre pronunci il mantra. È quasi impossibile parlare mentre si inspira (provaci!). Se il mantra è molto breve, come om, puoi ripeterlo più volte durante l’espirazione. Se è più lungo, puoi recitare la prima metà in un’espirazione e la seconda nella successiva. Se invece reciti il mantra mentalmente, puoi distribuire i tempi anche durante l’inspirazione.

- Puoi anche non sincronizzarlo. Concentrati solo sul mantra, prestando attenzione al tuo respiro. Con il tempo, respirazione e ritmo si sincronizzeranno naturalmente.

Mente
Che tu stia recitando il mantra o semplicemente ascoltandolo, il compito della tua mente è prestare attenzione attiva a ogni ripetizione. Unisci la tua mente al mantra: lascia che lo assorba e ne venga assorbita.
Rivolgi a ogni ripetizione tutta la tua presenza, come se fosse la prima volta: con forza, intenzione, consapevolezza.

Fai fluire nella pratica anche le emozioni – desiderio, curiosità, gratitudine, reverenza, o qualsiasi altra sensazione sia legata al mantra. Osservale e lasciale andare. Se non le combatti, ma le guardi come spettatrice, non potranno travolgerti.

Col tempo ti accorgerai che, anche se alcuni pensieri passano, il mantra resta presente su un livello più profondo della mente. Porta lì la tua attenzione, e cerca di restarci il più a lungo possibile.

Non forzare la mente: farlo genera tensione, che non favorisce la meditazione. Il tuo compito è mantenere una mente fluida, centrata (non concentrata) sul mantra, in uno stato di consapevolezza continua e rilassata.


Progressi e Livelli
Samdea Mala midfulness

Più ripeti il tuo mantra, più energia gli conferisci. Si dice che un mantra monosillabico, dopo 125.000 ripetizioni, “prenda vita”: l’attenzione ripetuta lo carica fino a renderlo il pensiero più potente nella mente.
Da quel momento puoi contare su di lui per portare pace e concentrazione nella tua vita.

Quando il mantra ha questo slancio, la ripetizione diventa facile: è come se bastasse iniziarla, e lui prosegue da solo, portandoti verso il silenzio interiore.

Questo è il percorso tradizionale:

Recitazione verbale – lo ripeti ad alta voce, coinvolgendo i sensi, e mantenendo più facilmente l’attenzione.

Sussurro – labbra e lingua si muovono, ma il suono è quasi impercettibile. È una pratica più sottile e profonda.

Recitazione mentale – ripeti il mantra solo nella mente. All’inizio potresti percepire un leggero movimento di lingua o gola, ma con il tempo svanisce. È il livello più diffuso nella meditazione con mantra.

Ascolto spontaneo – non sei più tu a ripetere il mantra: è lui che si ripete spontaneamente nella mente, sempre. Non importa più il volume, la velocità o il controllo. Semplicemente lo ascolti mentre si ripete da sé. Questo stato è chiamato ajapa japa.

Un errore comune nei principianti è voler saltare i livelli iniziali per passare subito alla recitazione mentale o spontanea. Sebbene non sia impossibile, è molto più naturale e sostenibile seguire questa scala per approfondire la pratica.

In qualunque punto ti trovi, se ti accorgi che la mente si distrae, si addormenta o si perde, fermati un momento. Poi riprendi la ripetizione del mantra con maggiore consapevolezza, finché non ritrovi uno stato più stabile.

Buona meditazione.

 

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