IL MITO DI SHAMBALA E DEI BRACCIALETTI TIBETANI
Share
Senza inizio né fine,
La società degli uomini si manifestò.
In quel tempo sorsero la liberazione e la confusione.
Quando sono arrivati la paura e il dubbio
Verso la fiducia libera dal tempo primordiale,
Si sollevò una folla innumerevole di codardi.
Quando la fiducia che si libera dal tempo primordiale
È stato seguito e apprezzato,
Si alzò una folla innumerevole di guerrieri.
Queste innumerevoli moltitudini di codardi
Nascosto nelle giungle e nelle caverne.
Uccisero le loro sorelle e i loro fratelli e mangiarono la loro carne,
Seguirono l'esempio delle bestie,
Si instillavano il terrore a vicenda;
Così si uccisero a vicenda.
Hanno acceso un grande fuoco di odio,
Annebbiato continuamente il fiume della lussuria,
Sguazzavano nel fango della pigrizia:
Nacque così l’epoca della fame e della pestilenza.
Tra coloro che si erano votati alla fiducia primordiale, le grandi schiere di guerrieri,
Alcuni raggiunsero la regione delle montagne e innalzarono meravigliosi castelli di cristallo.
Alcuni raggiunsero le terre di splendidi laghi e isole
E costruì piacevoli palazzi.
Alcuni raggiunsero le piacevoli pianure
E campi seminati di orzo, riso e grano.
Non hanno mai conosciuto controversie, sempre gentili e generosi.
Senza incoraggiamento, attraverso la loro imperscrutabilità autoesistente,
Erano sempre devoti al Rigden imperiale.
Lo Shambala (chiamato anche Tamashii) è un bracciale utilizzato dai monaci tibetani durante la meditazione. Per i monaci questo oggetto è anche un talismano di protezione e di sostegno alle loro intenzioni durante tutta la giornata.
La parola Tamashii ha origini giapponesi e significa "gioiello dell'anima" e rappresenta la pace e l'amore verso sé stessi e il mondo.
Sarebbe quindi più corretto, parlando di questi braccialetti in riferimento alla cultura tibetana, chiamarli Shambala (o Shamballa, Shambhala), che per i buddisti è il nome di un'antica "terra nascosta", un luogo protetto dove riposano pace e felicità incontaminata. Shambala è un regno mitico e segreto, governato da sovrani saggi e compassionevoli ed abitato da cittadini gentili ed educati, un regno che ha ispirato le culture asiatiche.
Gli insegnamenti di Shambala traggono ispirazione dalla cultura guerriera del Tibet “basata sulla premessa che esiste una saggezza umana fondamentale che può aiutare a risolvere i problemi del mondo. Questa saggezza non appartiene a nessuna religione o cultura particolare, né proviene esclusivamente dal Occidente o Oriente, piuttosto, è una tradizione umana di essere guerrieri che è esistita in molte culture e in diversi periodi storici."(1)
Oltre che tra i tibetani, il mito di Shambala è stato particolarmente diffuso anche in Occidente, dove similmente è stato considerato la dimora di uomini e donne perfetti, capaci di vivere in una condizione di costante armonia e di ricevere energie provenienti da altri mondi; "uomini estremamente saggi che hanno il dono della lungimiranza", di cui Apollonio di Tiana scrisse nel I secolo, riferendo di essere rimasto così colpito dalle conquiste scientifiche e mentali dei suoi abitanti, che si limitò ad annuire quando il loro re gli disse: " chiedici quello che vuoi, perché sei tra persone che sanno tutto."
Shambala divenne un tema ricorrente nell'esoterismo e alimentò anche il misticismo nazista. Si dice che tra il 1926 e il 1943 furono effettuate diverse spedizioni tedesche non ufficiali per studiare la mitologia e i costumi locali. Una di queste ufficiale e ben documentata fu quella del 1938 in cui l'antropologo Bruno Beger, responsabile dei programmi di ricerca razziale, misurò i teschi di trecento tibetani e sikkimesi. Lo scopo era trovare prove che indicassero una relazione tra l'antico popolo germanico e gli abitanti di Shambala.
Una credenza popolare tibetana afferma che il regno di Shambala si trova nascosto in una valle remota da qualche parte nell'Himalaya, e vari scritti nel corso dei secoli ne indicano la via con grande dettaglio.
Al di là del mito, che esprime un bisogno umano comune a tutti gli uomini, c'è un cammino dentro il cuore di ognuno di noi che può condurci a questo regno. Per trovare la strada e percorrerla bisogna prima diventare guerrieri, "pawo", che significa, in breve, diventare coraggiosi.
In questo articolo non tratterò degli altri principi descritti da molti autori per raggiungere finalmente Shambala, il regno di pace e conoscenza, sarebbe un lavoro troppo lungo e sicuramente incompleto. Credo che già affrontare questo primo passo verso il coraggio sia estremamente difficile: accettarsi per non provare paura e vergogna davanti al mondo ed aprirsi agli altri costituisce la radice e l'essenza di ogni processo di guarigione.
I BRACCIALETTI SHAMBALA
Negli ultimi tempi questo braccialetto è diventato piuttosto popolare, ma è importante ricordare che il significato ad esso attribuito è molto profondo ed è collegato alla spiritualità e all'energia positiva. Chi indossa questo braccialetto persegue un ideale di pace e di amore verso se stesso, gli altri e la vita.
Un braccialetto Shambala può essere composto da diverse pietre, ognuna con significati diversi, ma in generale aiuta a proteggere l'anima di chi lo indossa e lo aiuta a ritrovare il proprio ruolo e il senso della vita.
I braccialetti Shambala di Samdea sono fatti a mano e legati secondo tradizione. Sono tutti composti esclusivamente da pietre naturali, non tinte né trattate, e anche la scelta del filo è importante, in quanto garantisce la massima durata del bracciale anche a contatto con l'acqua.
Occorrerà solo fare attenzione alle sostanze chimiche e ai grassi - profumi, creme, oli... - che possono alterare la bellezza delle pietre naturali.
Felice viaggio verso il vostro regno di pace.
Scopri tutti i braccialetti Samdea
Fonti
1 “Shambala, la via sacra del guerriero”, C. Trungpa, Ubaldini Editore; "Shambala: l'affascinante verità dietro il mito di Shangri-la", V. Le Page;
Wikipedia, e alcune note di chi mi segue ed è stato in Tibet.